LA STAMPA – Foto di gruppo con poker di signore

LA STAMPA – Foto di gruppo con poker di signore

Dicembre 1, 2001 0 Di Raffaella Ponzo

QUARTETTO di Salvatore Piscicelli con Anna Ammirati, Beatrice Fazi, Raffaella Ponzo, Maddalena Maggi Produzione italiana 2001 genere drammatico ROMA cinema Nuovo Olimpia, Odeon

COSA può indurre un cineasta italiano ultracinquantenne, con alle spalle un preciso percorso autoriale, a realizzare un film aderendo al coercitivo decalogo del regista danese Lars fon Trier? Pur consapevole del carattere arbitrario delle regole del gruppo Dogma 95, Piscicelli dichiara di aver girato «Quartetto» secondo quei criteri «nello spirito di un ritorno all’essenza del cinema», ma è chiaro che il gesto può rappresentare anche una piccola sfida stilistica, come dire «vediamo cosa riesco a fare in queste condizioni minimali». Ecco dunque quattro amiche variamente in crisi, le cui vite s’intrecciano nel corso dei primi mesi del 2001. Beatrice Fazi, che la notte di Capodanno ha tentato il suicidio tagliandosi le vene, passa un brutto periodo: rotta la relazione con l’inaffidabile Leonardo De Carmine, si trova ad assistere la madre (non naturale) Ida Di Benedetto operata di cancro. Laureata in antropologia, Raffaella Ponzo è indecisa se accettare un ruolo in una soap opera o se andare in Brasile per una mostra sulla cultura amazzonica. Intanto incontra il padre mai conosciuto (Roberto Herlitzka) e finisce coinvolta in una fugace storia di sesso con Maddalena Maggi. Innamorata di Raffaella, Maddalena lascia Armando De Razza, un amico di famiglia che dopo la morte dei genitori l’aveva adottata divenendo il suo amante. Quanto ad Anna Ammirati, aspirante attrice, ha un rapporto sadomaso con Francesco Venditti. Un giorno le piomba in casa da Napoli la bella e giovane madre Valeria Cavalli, separata dal marito. L’ospite indesiderata non solo non accenna a ripartire, ma si fa scoprire dalla figlia a letto con Francesco. Girato in santa povertà, con la camera digitale traballante, le inquadrature distorte e le luci casuali, «Quartetto» si concentra sui quattro personaggi femminili che il regista ha modellato sui caratteri delle proprie interpreti, tutte fra i 23 e i 27 anni e molto naturali davanti all’obiettivo. Tuttavia, sotto l’apparenza del film «realista» alla Von Trier, la struttura portante è quella del melò alla Fassbinder, vero ispiratore del cinema di Piscicelli fin dai tempi di «Immacolata e Concetta».

[a. le.]